Three color

Bernardo Peruta mette in discussione il confine tra realtà e virtualità, seguendo gli sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale. La sua filosofia artistica prevede l’utilizzo di una combinazione unica di materiali moderni e tecniche pittoriche tradizionali, rendendo la sua arte allo stesso tempo innovativa e classica. Le sue opere sfidano la nostra percezione della realtà in un’epoca in cui la distinzione tra reale e virtuale è sfumata. Le sue opere si distinguono per l’utilizzo di sovrapposizioni colorate in tecnica mista su pannelli metallici microforati. I contrasti di colore giocano un ruolo importante nel concetto artistico di Peruta e creano un effetto dinamico. Permette allo spettatore di avvicinarsi all’opera da diverse prospettive, concetto che Peruta abbraccia anche a livello metaforico, la realtà non può essere delineata in un semplice fotogramma, ma cambia in base al punto di vista da cui la si affronta. Tra le opere più significative vi sono quelle che esplorano il concetto di realtà e spazio in eterno movimento. Egli rappresenta, attraverso figure umane dall’identità e dal genere indefiniti, il simbolo universale dell’umanità. Evolve costantemente ed è condizionata dal tempo, dalla realtà, dai sentimenti e dalla società. Bernardo Peruta è nato nel 1973 a Bergamo. Fin da giovane manifesta un naturale entusiasmo per l’arte, che lo porta a studiare presso la Scuola d’Arti Plastiche Castellini di Como. In seguito a conseguire la maturità artistica presso la Scuola D’Arte Andrea Fantoni di Bergamo. Durante questo percorso ha l’opportunità di specializzarsi nella pittura figurativa sotto la guida di un noto pittore ritrattista bergamasco. Nel 2004 si trasferisce a Nizza, in Francia, dove tiene la sua prima mostra personale, e vi rimane fino al 2006. Rientrato in Italia, continua a partecipare a diverse mostre contemporanee, sia individuali che collettive, tra cui le più importanti in Italia, Milano, Parma, Verona e all’estero in Francia, Germania, Belgio e New York.