CHI È IL COLLEZIONISTA D’ARTE?
Chi può collezionare arte? Esiste un tipo rappresentativo oppure possiamo tutti essere collezionisti e appassionarci all’arte? Per essere un collezionista, d’arte o qualunque altro oggetto si desideri, non servono abilità sopra i generi ma, come afferma Antonio Paolucci – storico dell’arte e direttore dei Musei Vaticani – il collezionista è quella persona che possiede 3 importanti caratteristiche. Tra le note distintive del vero collezionista vi è la curiosità, prima di tutto infatti, si tratta di una persona desiderosa di conoscere, tanto da voler vedere tutto, sapere tutto e non accontentarsi mai. Secondo carattere distintivo è la percezione della qualità: sa riconoscere l’eccellenza nel settore di suo interesse. Terzo è infine il gusto, inteso come la capacità di dare alle cose – che lui ama e che ha scelto – un carattere, saperle sistemare in un contesto in modo che siano la rappresentazione del suo senso estetico, della sua cultura e della sua personalità. Quella persona che sa entrare in sintonia con l’arte, ne sa riconoscere il valore estetico e riesce a renderla propria: il collezionista è quella persona che oltre alla bellezza, nell’arte trova anche se stesso.
COLLEZIONISTI SI DIVENTA?
Non si nasce collezionisti d’arte, lo si diventa. Di base non ci sono limitazioni, possiamo essere tutti collezionisti a diversi livelli. Ciò che serve alla base è la passione per l’arte. Questo impulso infatti spinge a non poter rinunciare alla possibilità di possedere quel pezzo unico, caratteristica imprescindibile in tutte le forme di collezionismo. Questa forma di possesso non è indirizzata tanto a ricavarci un guadagno in un secondo momento, ma è fine a sé stessa ovvero alla soddisfazione che il collezionista ricava dal possedere quella determinata opera d’arte. La possibilità di fruizione privata di un’opera d’arte di proprietà personale enfatizza ancora di più il suo aspetto unico e raro che a sua volta apporta gratificazione per il collezionista stesso in quanto l’ha scelta. Per il collezionista, infatti, la raccolta è una specie di carta d’identità che delinea il suo gusto, il profilo caratteriale ed anche i suoi interessi culturali. Le caratteristiche che delineano il profilo del collezionista sono sempre le stesse, sia che sia impegnato nella costruzione di una raccolta ordinata e puntuale sia che si basi semplicemente sulla scelta di opere che soddisfino il suo gusto personale.
COME SI CREA UNA COLLEZIONE DI OPERE D’ARTE?
Se potesse esistere un vademecum per collezionare opere d’arte si potrebbe riassumere così: prefissarsi un criterio di scelta delle opere più o meno razionale, ma sicuramente soggettivo e individuale; individuare i luoghi in cui poter dialogare con l’arte; stabilire l’importanza del proprio investimento ed infine prendersi cura della propria collezione nel tempo. Non necessariamente si dovrà avere in partenza una visione d’insieme finale: questa potrà formarsi nel tempo, via via che si prende confidenza con l’arte. Per poter entrare in sintonia con l’arte, conoscerla e approfondirla, oltre ai musei sono fondamentali le gallerie. La galleria Zanini Arte propone ad esempio la possibilità di una visita guidata privata ed esclusiva su misura delle esigenze e dei gusti del visitatore, con i tempi necessari ad entrare in contatto con le opere. Questa galleria grazie alla sua esperienza più che centenaria, ha ampliato la propria offerta creando a sua volta una collezione ricchissima che va dall’arte antica all’arte contemporanea, per agevolare l’appassionato nella ricerca del pezzo più adatto alla sua raccolta e spesso mixando le due correnti in nuove proposte di collezionismo. L’assistenza di consulenti esperti (art consulting) permette al collezionista di trovare l’opera d’arte con cui meglio riesce entrare in empatia. Il compito degli esperti, infatti, è quello di sapere intuire i gusti del collezionista e guidarlo alla ricerca di opere che meglio rispondono al suo gusto personale e con le quali sarà più facile che si instauri quel contatto emotivo per cui varranno un posto nella loro raccolta privata. Saranno sempre i consulenti (art advisors) ad indirizzare verso il giusto investimento, sulla base delle esigenze del cliente.
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