Tobia Ravà, (Padova, 1959), lavora a Venezia e a Milano. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna, dove è stato allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese e Flavio Caroli. Inizia a dipingere nel 1971 ed espone dal 1977. Espone in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, Stati Uniti. Inoltre, le sue opere, in collezioni sia private che pubbliche, sono in Europa, Stati Uniti, America Latina e in Estremo Oriente.
2008: In occasione delle Olimpiadi di Pechino è tra gli artisti esposti all’Olympic Fine Arts.
2010: Il rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma ha donato un suo lavoro al Papa Benedetto XVI. Esce il film corto di Sirio Luginbül “Elena in PaRDeS” dedicato al lavoro di Tobia Ravà.
2011: È invitato ad esporre al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia.
2012: Nel Principato di Monaco si è tenuta l’esposizione “Venezia-Venezia, da Francesco Guardi a Tobia Ravà”.
Nella spazialità delle figurazioni, Ravà associa ogni lettera ad un numero e a un simbolo, creando un’esplosione semantica in cui le cifre numeriche mettono in moto lo spazio pittorico come vibrazioni della materia. Tutte le molteplici armonie di ciascun soggetto tematico sono propagate nello spazio come un suono.
Con la galleria Zanini Arte ha realizzato nel 2012 la sua prima personale a San Benedetto Po in provincia di Mantova, dal titolo “La memoria del bosco”. Nel 2015 una doppia personale a quattro mani con l’artista Abdallah Khaled. In quest’ultima le opere opere dell’artista veneziano di cultura ebraica Tobia Ravà e dell’artista algerino di cultura islamica Abdallah Khaled hanno per tema la pace, argomento di scottante attualità politica, vista la preoccupante situazione internazionale, l’apertura di nuovi fronti, il perdurare di vecchi conflitti e il sempre difficile rapporto tra ebrei e musulmani.